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Il segmento testuale La L I è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 439

Brano: J

Campolonghi, Luigi

attività antifascista svolta altrove. Dei due residenti a Campobasso, Vincenzo Manupella, un giovane coltellinaio, fu condannato per aver svolto propaganda comunista avendo inciso sul manico di quattro coltelli di sua fabbricazione la scritta « Viva Lenin »; e Arnaldo Ludovici, un insegnante, fu condannato perché, irritato dal comportamento di alcuni marinaretti della G.I.L. sul treno della linea TermoliCampobasso, aveva vivacemente criticato i sistemi educativi del fascismo.

Il capoluogo fu liberato dalle truppe angloamericane il 13.10.1943, dopo lunghi e aspri combattimenti.

Nelle elezioni politiche per TAssemblea Costituente (2.6.1946) il collegio CampobassoBenevento (popolazione 690.000 circa) fece registrare i seguenti risultati elettorali: Democrazia cristiana, 135.408 voti; Unione Democratica Nazionale, 86.902; Uomo Qualunque, 37.295; Partito socialista, 24.563; Partito comunista, 14.619; Partito repubblicano, 12.155; Blocco della Libertà, 10.255; Partito d’Azione, 7.0[...]

[...]ato dalle truppe angloamericane il 13.10.1943, dopo lunghi e aspri combattimenti.

Nelle elezioni politiche per TAssemblea Costituente (2.6.1946) il collegio CampobassoBenevento (popolazione 690.000 circa) fece registrare i seguenti risultati elettorali: Democrazia cristiana, 135.408 voti; Unione Democratica Nazionale, 86.902; Uomo Qualunque, 37.295; Partito socialista, 24.563; Partito comunista, 14.619; Partito repubblicano, 12.155; Blocco della Libertà, 10.255; Partito d’Azione, 7.082.

A.Av.

Campo di Marte

Grande prato alla periferia di Firenze (v.), ex campo di aviazione e oggi stadio comunale. Durante la Guerra di liberazione nazionale vi furono fucilati numerosi patrioti condannati a morte dal Tribunale militare straordinario fascista fiorentino.

Il suddetto tribunale, istituito nel febbraio 1944 e presieduto dal generale Raffaele Berti, era composto dai colonnelli Adi maro Adi mari Mirelli e Antonio De Meda, e dai maggiori Alessandro Baggio Ducarne e Mario Benti; in due mesi esso emise 23 condanne a morte contro giovani[...]

[...] condannati a morte dal Tribunale militare straordinario fascista fiorentino.

Il suddetto tribunale, istituito nel febbraio 1944 e presieduto dal generale Raffaele Berti, era composto dai colonnelli Adi maro Adi mari Mirelli e Antonio De Meda, e dai maggiori Alessandro Baggio Ducarne e Mario Benti; in due mesi esso emise 23 condanne a morte contro giovani renitenti ai bandi di leva fascisti. Al processo della banda Carità (v.), celebrato dopo la Liberazione, risultò che il generale Adami Rossi (v.), comandante la difesa territoriale di Firenze, concordava in anticipo col presidente di quel tribunale il numero delle sentenze di morte che dovevano essere emesse a ogni processo.

Una delle condanne che più colpì la cittadinanza di Firenze, per la pubblicità che le si volle dare, fu quella del 22.3.1944, quando vennero fucilati 5 giovani renitenti alla leva, catturati a Vicchio del Mugello durante un rastrellamento: Bellesi Guglielmo, n. il 17.7.1923; Quiti Ottorino, n. I'8.9.1921 ; Raddi Antonio, n. il 20.5.1923; Santoni Adriano, n. 1*11[...]

[...]i la grazia, può averne bisogno presto ».

All’alba del 2 febbraio, lungo le vie semideserte della periferia milanese, davanti alle costruzioni della Città degli studi, i rari operai edili e meccanici che in bicicletta si recavano al lavoro furono colpiti dal passaggio di un furgone chiuso dall’interno del quale usciva, cantata in coro, « Bandiera rossa »: erano il Campegi e i giovani della 3a Gap che andavano alla morte. Una lapide posta dopo la Liberazione sul posto dell’esecuzione ricorda i loro nomi con l’epigrafe: « Qui caddero per la causa della libertà ».

E.To.

Campolonghi, Luigi

N. a Pontremoli il 14.8.1876, m. a Settimo Vittone (prov. di Torino) il

21.12.1944. Orientatosi giovanissimo verso il socialismo, fondò coH’amico e conterraneo Alceste De Ambris il giornale La Terra e fu tra i primi organizzatori del Partito socialista italiano.

La reazione pellouxiana del 1898 lo costrinse, come tanti altri socialisti, a lasciare l'Italia. Riparò a Marsiglia, dove per tre anni svolse attività sindacale tra lavoratori italiani finché, più che l’amnistia, lo spinse a tornare in patria l’espulsione comminatagli dalle autorità fran[...]

[...]emocratico di Milano, si trasferì a Parigi dove conobbe Amilcare Cipriani e ne raccolse le memorie (edite nel 1921). Dopo l’avvento del fascismo diede le dimissioni dal giornale milanese, che nel frattempo era passato nelle mani di Mussolini, e si ritirò a vita privata a Nérac (Guascogna). Di lì, pochi anni dopo, l’emigrazione antifascista che si andava sviluppando e organizzando in Francia Io venne a trarre per una nuova esperienza politica.

La L.I.D.U.

Fu appunto a Nérac che si svolse, promosso dal suo vecchio amico Alceste De Ambris, il Convegno (aprile 1927) che tenne a battesimo la Concentrazione antifascista (v.) e la L.I.D.U. (Lega italiana dei diritti dell’uomo). La L.I.D.U. era nata, sempre per impulso di De Ambris che ne fu il primo presidente, sullo schema e come articolazione della francese Ligue des droits de l’homme, con intenti di propaganda laica (che anche in Francia si caratterizzava sempre più come lotta al fascismo), aggiungendo quelli di assistenza e di organizzazione dell’emigrazione italiana. Della L.I.D.U., Campolonghi fu il primo segretario e alla morte di De Ambris (1934) assunse la presidenza, mentre Alberto Cianca divenne segretario. Sotto il fuoco della polemica (da un lato, di « Giustizia e Libertà »; dall’altro, dei comunisti) la Concentrazione antifascista, partita come sostanziale riproduzione delle posi

439



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 366

Brano: [...]dispone di teatro, cinema, biblioteca, ristorante e costituisce un centro di attiva vita sociale per l’intero circondario. Lidice conta oggi lo stesso

numero di abitanti del periodo prebellico.

L.I.D.U.

Lega Italiana Diritti dell’Uomo. Associazione democratica sorta nel 1927 in Francia, per iniziativa di Alceste De Ambris (v.), Luigi Campolonghi (v.) e altri membri della Concentrazione antifascista (v.), e organizzata sulla falsariga della Ligue des droits de l’homme francese. La L.I.D.U. comprendeva esponenti socialdemocratici, socialisti, radicali, massoni, di « Giustizia e Libertà », liberali di sinistra, anarchici, ecc.. Oltre ad assicurare un’opera di costante aiuto agli emigrati politici italiani e a difendere gli antifascisti dagli arbìtri amministrativi e delle polizie locali, l’associazione mirava a organizzare in ogni centro dell’emigrazione italiana una propria sede (nucleo), dove gli antifascisti italiani potessero incontrarsi, trovare appoggi, svolgere attività di propaganda politica. La L.I.D.U. sopravvisse alla Concentrazione (1934) e fu attiva sino allo sc[...]

[...]i, di « Giustizia e Libertà », liberali di sinistra, anarchici, ecc.. Oltre ad assicurare un’opera di costante aiuto agli emigrati politici italiani e a difendere gli antifascisti dagli arbìtri amministrativi e delle polizie locali, l’associazione mirava a organizzare in ogni centro dell’emigrazione italiana una propria sede (nucleo), dove gli antifascisti italiani potessero incontrarsi, trovare appoggi, svolgere attività di propaganda politica. La L.I.D.U. sopravvisse alla Concentrazione (1934) e fu attiva sino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Dapprima i comunisti non vi aderirono, ma dopo il VII Congresso dell’Internazionale Comunista (1935), in armonia con la politica di Fronte popolare (v.), un certo numero di membri del P.C.I. entrò nell’associazione per stabilire con le altre forze antifasciste legami unitari nello sviluppo della lotta contro il fascismo. Nondimeno i comunisti avevano istituito una propria organizzazione di massa con carattere di classe e denominata Unione popolare, men

tre all’opera assistenziale e d[...]

[...]popolare (v.), un certo numero di membri del P.C.I. entrò nell’associazione per stabilire con le altre forze antifasciste legami unitari nello sviluppo della lotta contro il fascismo. Nondimeno i comunisti avevano istituito una propria organizzazione di massa con carattere di classe e denominata Unione popolare, men

tre all’opera assistenziale e di solidarietà provvedevano attraverso il Soccorso Rosso internazionale.

Il primo presidente della L.I.D.U. fu Alceste De Ambris, con Luigi Campolonghi segretario. Alla morte di De Ambris, la presidenza passò a Campolonghi e segretario divenne Alberto Cianca (v.).

Nell’ottobre 1935, quando la maggioranza dei delegati antifascisti riuniti a Bruxelles votò a favore di un telegramma al presidente della Società delle Nazioni per chiedere un efficace programma di sanzioni contro l’aggressione mussoliniana all’Etiopia (v.), il messaggio fu firmato da G.E. Modigliani per il P.S.I., da Egidio Gennari per il P.C.I. e dal presidente della L.I.D.U. Campolonghi.

Si veda anche la voce Bruxelles, Cong[...]

[...], la presidenza passò a Campolonghi e segretario divenne Alberto Cianca (v.).

Nell’ottobre 1935, quando la maggioranza dei delegati antifascisti riuniti a Bruxelles votò a favore di un telegramma al presidente della Società delle Nazioni per chiedere un efficace programma di sanzioni contro l’aggressione mussoliniana all’Etiopia (v.), il messaggio fu firmato da G.E. Modigliani per il P.S.I., da Egidio Gennari per il P.C.I. e dal presidente della L.I.D.U. Campolonghi.

Si veda anche la voce Bruxelles, Congresso di.

Bibliografia: Aldo Garosci, Storia dei Fuorusciti, Laterza, Bari, 1953; Ch. F. Delzell, / nemici di Mussolini, Einaudi, Torino, 1966.

Liebknecht, Karl

N. a Lipsia il 13.8.1871, ucciso a Berlino il 15.1.1919. Figlio di Guglielmo Liebknecht (18261900), che fu uno dei capi della socialdemocrazia tedesca e direttore del quotidiano Vorwàrtsl, dopo un breve esordio nella professione di avvocato si dedicò interamente all'attività politica, militando nelle file del Partito socialdemocratico.

Tra i primi a cogliere nella s[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La L I, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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